ANDAMENTI STAGIONALI
2022
L’inverno con temperature nella media ma con scarse piogge aggrava la carenza idrica causata dal siccitoso 2021. La primavera è stata ritardata da temperature di fine inverno e inizio primavera basse, questo ha causato una partenza vegetativa in ritardo soprattutto se paragonata alle stagioni precedenti. Grazie a questo ritardo le gelate non anno danneggiato la vegetazione ma la scarsissima dotazione idrica ha limitato la vigoria vegetativa. Il sovescio, che è stato trinciato a inizio aprile per Vigna dei Sospiri e allettato sul Sangiovese di Vigna di Casa Vecchia (quest’ultimo è il primo vitigno a germogliare). Scarsissime sono state le piogge fino alla fine di aprile. Come la primavera si conclude senza piogge di rilievo anche l’estate è stata caratterizzata da una quasi totale mancanza di pioggia. A Luglio il pozzo cisterna dove vengono raccolte le acque piovane e il fosso Satriano si asciugano completamente, i trattamenti sono stati completati con acqua di acquedotto la quale è stata utilizzata anche per innaffiare le barbatelle messe a dimora come rimpiazzo nel 2022 e 21. Si è scelto di proteggere i terreni dal caldo con una pacciamatura creata allettando il sovescio e lasciandolo in copertura del terreno senza essere trinciato e interrato. La scarsità di piogge ha comunque creato un basso compattamento del terreno che non ha dovuto subire passaggi con alta umidità e si è quindi preservato senza spaccature fino alla vendemmia, in questo anno particolare si è quindi optato per lavorazioni minime (allettamento del sovescio senza trinciatura e interramento e una sola erpicatura in autunno. La difformità di maturazione si è manifestata più evidente ancora rispetto allo scorso anno, causata da una difformità di germogliamento e fioritura, oltre a una diversa disponibilità idrica tra le parti di vigneto più a monte e quelle più a valle. La vendemmia è iniziata come ormai abitudine appena passato ferragosto con la raccolta per le basi spumante, rispetto al solito si è poi posticipata leggermente la vendemmia del Sangiovese per il Rossofongoli, i bianchi sono le varietà che hanno sofferto di più della carenza idrica poiché sono stati raccolti prima delle piogge di settembre, la difformità di maturazione nei bianchi è stata sfruttata per ottenere profumi e acidità dalle uve più verdi e struttura e mostosità da quelle più mature. Per i vitigni rossi il Sangiovese è quello che ha sofferto di più la siccità in virtù come ne caso delle uve bianche della raccolta antecedente alle piogge autunnali, le uve provenienti dai vigneti più vecchi sono state particolarmente interessanti dal punto di vista qualitativo e in quantità nella norma, grazie ad una profonda radicazione delle piante più vecchie con sesto di impianto più distanziato la mostosità è stata garantita dalle piogge cadute tra settembre e ottobre. Per i vini bianchi quindi la tradizionale scelta di produrre vini bianchi freschi è stata favorita dalla difformità di maturazione, la carenza idrica ha comunque causato una perdita di produzione rilevante in quanto ha causato una ridotta mostosità delle uve. Per il Sangiovese può valere lo stesso discorso dei vitigni bianchi ma per gli altri vitigni, con relativa sorpresa, si è trattato di una vendemmia con buona produzione e ottima qualità tanto che anche le riserve e il Fracanton sono stati prodotti. Una piccola quantità di Fracanton Selezione è stata prodotta con leggero appassimento delle uve. Il Rossofongoli è stato vinificato con un 50% di acino non schiacciato.2021
La stagione invernale è stata caratterizzata da piogge regolari in linea con le medie stagionali, i forti sbalzi di temperatura di inizio primavera hanno portato ad una nuova gelata. Inizialmente sottostimata la gelata ha danneggiato le gemme a frutto soprattutto del Sangiovese, danni ridotti per le varietà a germogliamento tardivo. La primavera è stata caratterizzata da piogge scarse, in estate e fino alla fine di settembre non ci sono state precipitazioni degne di nota, venti costanti hanno mantenuto bassa l’umidità. A seguito dell’andamento climatico estremamente arido il sovescio è stato gestito con un’iniziale pacciamatura e interramento ritardato, con il proseguire della stagione vista la carenza idrica del suolo si è provveduto all’estirpatura delle file a sovescio ed eccezionalmente per la prima volta sono state lavorate anche le file a sodo di alcuni vigneti, (Vigna della Fonte, Vigna veterana Trebbiano, Vigna Letizia e Vigna dei Sospiri). Ottima la risposta dei terreni che hanno permesso alle radici di esplorare le parti più profonde caratterizzate da sufficienti riserve idriche e di ossigeno. La carenza idrica ha prodotto una ridotta vigoria dei tralci ma non è mai sfociata nell’ingiallimento delle foglie basali.La raccolta per i bianchi è iniziata la III settimana di agosto.
Le uve si sono presentate in ottimo stato e con sorpresa con ottima mostosità, le vigne vecchie e il sagrantino sono stati vendemmiati ad ottobre come per le stagioni regolari.
La stagione si è conclusa con un forte calo di produzione complessiva dovuto principalmente al Sangiovese ma con una ottima qualità. I rossi caratterizzati da colori vivaci senza segni di ossidazioni, mentre per i bianchi il colore si è contenuto grazie alla raccolta precoce che ha consentito di avere un basso ph.